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Paracetamolo in gravidanza e asma nei bambini: nessun legame

Assumere paracetamolo o altri antidolorifici nei nove mesi di gravidanza non è causa dell’aumento del rischio di asma dei bambini: questo è il risultato di uno studio condotto su circa 500.000 future madri in Svezia.

Il dottor Seif Shaheen, della Queen Mary University di Londra, è il primo autore di questo studio che è stato pubblicato sullo European Respiratory Journal. A seguito della ricerca ha spiegato che, seppure i risultati ottenuti supportino le conclusioni dei precedenti studi – e cioè che le future mamme che durante la gravidanza assumono paracetamolo hanno rischi più elevati delle altre di partorire figli soggetti ad asma – è molto importante evidenziare che è emerso che la causa di questo aumento dell’incidenza della malattia non sia da attribuire agli antidolorifici.

Veniamo allo studio: i ricercatori inglesi hanno collaborato con il Karolinka Institutet di Stoccolma nell’analisi di dati ricavati dai registri svedesi e riferiti a 492.999 madri e ai rispettivi figli. Sono state studiate le prescrizioni dei diversi tipi di antidolorifici somministrati durante la gravidanza e poi confrontate con i tassi di diagnosi di asma nei bambini. Inoltre, sono stati valutati anche altri differenti dati appartenenti alle madri, ai padri e a fratelli e sorelle dei bambini di riferimento.

I risultati di questo lavoro hanno fatto emergere che i bambini nati dalle donne che hanno assunto paracetamolo in gravidanza erano realmente soggetti ad un maggior rischio di asma, ma hanno altresì evidenziato che questo rischio era simile a quello presente quando le madri durante la gravidanza hanno ricevuto prescrizioni di oppiacei, come codeina e tramadolo, o di farmaci per l’emicrania.

Specificando meglio, a cinque anni di distanza, si è riscontrato l’aumento del rischio di asma del 50% con il paracetamolo, del 42% con la codeina e del 48% con i farmaci per l’emicrania. Tutti gli antidolorifici indicati hanno dei meccanismi d’azione differenti fra loro e l’aver appurato che causino aumenti abbastanza simili dei tassi di asma dei bambini fa credere che non siano loro da considerare come i responsabili diretti della malattia.

Per gli esperti risulta essere più probabile che il problema sia causato da un altro fattore non ancora misurato, ma legato all’uso di questi farmaci e al rischio di asma, come ad esempio il dolore cronico. Gli studiosi hanno, infatti, evidenziato che lo stress e il dolore grave sono causa di rilevanti effetti sul corpo e anche sui livelli di alcuni ormoni, inoltre ci sono prove che confermano la relazione fra l’aumento del rischio di asma nei bambini e l’alto livello di stress subito dalle madri durante la gravidanza. Infine, gli autori della ricerca hanno concluso affermando che se questa relazione fosse confermata, la gestione del dolore cronico in gravidanza sarebbe assolutamente da gestire senza evitare di somministrare antidolorifici quando sono necessari.