Alimentazione vegana: non in gravidanza
Seguire una dieta vegana significa adottare un regime alimentare basato su tutti i prodotti della terra: frutta, verdura e cereali. Si escludono i cibi di origine animale, quindi carne e pesce, e i loro derivati, come latte, uova e miele. La dieta vegana si fonda su aspetti etici basati sul rispetto degli animali, per questo, oltre a non nutrirsi con le loro carni e i loro prodotti, i vegani non utilizzano materiali di origine animali.
Sia il Ministero della Salute sia l’ADA (American Dietetic Association), una delle più importanti associazioni di nutrizionisti del mondo, hanno affermato che la dieta vegana è adeguata dal punto di vista nutrizionale se praticata correttamente in modo da offrire tutte le sostanze di cui l’organismo umano necessita.
Quindi praticare un credo e un’alimentazione vegana corretta va bene da adulti, ma bisogna stare molto attenti in gravidanza. Infatti, gli esperti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e del Meyer di Firenze hanno messo in luce come si siano moltiplicati i casi di deficit di vitamina B12 in gravidanza nelle future mamme che seguono una dieta vegana. Attraverso uno screeneng neonatale esteso, i medici dei due centri hanno rilevato che una delle ragioni di questa mancanza consiste nel seguire regimi alimentari scorretti da parte delle gestanti, col rischio di causare nel neonato danni neurologici permanenti. Nei mesi di gravidanza è importante che le donne consumino latte, uova alimenti ricchi di vitamina B12 oltre a frutta, verdura e cereali per non far correre pericoli ai loro piccoli.
Le future madri che presentano carenza di vitamina B12 nella loro dieta alimentare devono assumerla attraverso gli integratori durante la gravidanza e proseguire anche nel periodo di allattamento.Anche la Società italiana di pediatria (Sipps) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) sostengono e ricordano che una corretta alimentazione è fondamentale prima e dopo la nascita.
A queste due associazioni si è unita la Società italiana di medicina perinatale nell’approfondimento del problema dell’adeguatezza della dieta vegana per la crescita e lo sviluppo neurocognitivo dei bambini. Il professor Andrea Vania, docente di Nutrizione pediatrica all’Università La Sapienza di Roma, ha affermato che per un corretto sviluppo del bambino le diete vegetariane e vegane non sono adeguate, soprattutto per l’ambito neurologico, psicologico e motorio.