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In quale mese si nasce di più in Italia?

TI SEI MAI CHIESTO SE ESISTE UN DETERMINATO PERIODO DELL’ANNO IN CUI SI REGISTRA UN MAGGIORE NUMERO DI NASCITE?


Facendo qualche ricerca e basandosi sui dati raccolti dall’ISTAT è possibile stabilire in che mese in Italia si registri il maggior numero di nascite ma, per poter motivare adeguatamente la risposta ed incoronare il mese vincitore, è necessario guardare alla lente d’ingrandimento anche i diversi contesti sociali che circondano il concepimento. Leggendo i dati sembra che a partire dalla crisi economica del 2008 in Italia, proprio a causa di motivi sociali, politici ed economici, si sia registrato un trend negativo dei tassi di natalità ed un consequenziale aumento dell’età materna in modo più marcato rispetto ad altri paesi Europei. Anche se questo tasso di denatalità non accenna a diminuire, a partire dal 2013 fino al 2021 si osserva comunque come un periodo sia quello in cui si registrano il maggior numero di nascite ed è interessante notare come è stato mantenuto il suo record anche durante l’anno della pandemia. Volendo stilare una classifica il mese vincitore risulta Settembre, in particolare verso la fine del mese! In seconda posizione troviamo Ottobre, mentre Agosto si classifica al terzo posto.

Risulta naturale domandarsi perché il periodo preferito per concepire sia proprio quello delle festività natalizie… No, meglio non assecondare la malizia e credere che il freddo o una sbronza di Capodanno siano dei facilitatori per il concepimento. Più probabilmente, durante le vacanze di Natale e di fine anno molte coppie hanno semplicemente più tempo per stare insieme e, magari, l’atmosfera festosa può allentare la pressione dello stress, uno dei principali nemici del concepimento. La spiegazione più probabile sembra coincidere dunque con fattori psicologici e, banalmente, di tempo. A tal proposito, mediante un’analisi delle ricerche effettuate sul web, pare che le domande relative al sesso e l’accoppiamento raggiungano il picco proprio durante i mesi invernali.

Alcuni studiosi ritengono che ci siano anche delle spiegazioni biologiche e fisiologiche sul perché in Italia le nascite subiscono un’impennata verso fine settembre : a differenza del mondo animale, in particolare relativamente ai mammiferi, gli esseri umani possono avere rapporti sessuali in qualsiasi momento, senza doversi preoccupare se la prole abbia il cibo e le risorse necessarie per sopravvivere in una stagione piuttosto che in un’altra, oppure dover fare i conti con il periodo di estro/anestro.

Ovviamente questa classifica non è da intendersi come assoluta e certamente non esiste un periodo migliore rispetto ad un altro, i neonati nascono ogni mese, settimana, giorno ed ora. È comunque interessante indagare le motivazioni biologiche, emotive, economiche e sociali che governano questi fenomeni e che a volte sono in contrasto con la credenza popolare che ritiene l’estate l’epoca durante la quale si registrano più nascite.

Anche se probabilmente potrebbe trattarsi solo di un caso, anche noi del Team NATIVA, pur essendo impegnati all’interno dei laboratori per fini di ricerca e in tutte le varie attività lavorative durante tutto l’anno, registriamo il maggior numero di richieste di test proprio nei mesi invernali!

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Screening Neonatale Esteso in Italia

Ad oggi in Italia, grazie alla Legge 167 varata nel 2016, ogni neonato viene sottoposto gratuitamente allo Screening Neonatale Esteso (SNE) già a poche ore dalla nascita.

Cos’è lo screening neonatale esteso? Si tratta di una fondamentale attività di pediatria preventiva: un test eseguito su una minima quantità del sangue del neonato che permette di identificare precocemente circa 40 patologie stabilite e contenute all’interno del Decreto Ministeriale del 13-10-2016 tra cui malattie genetiche metaboliche, ossia malattie rare difficili da diagnosticare. Le spese per questo test sono totalmente a carico del SSN e non esistono controindicazioni: il test non è invasivo e non può ledere in alcun modo la salute del bambino.

Come funziona? Il processo previsto per lo SNE si compone di più fasi: 1. Si parte dalla raccolta di qualche goccia di sangue del bambino attraverso una puntura tallonare. 2. Una volta raccolto il campione, questo viene spedito al al Centro di Screening Neonatale di riferimento, per essere analizzato attraverso seguendo una metodologia standardizzata. 3. Ai genitori viene consegnata da un operatore un’informativa che spiega nel dettaglio quali sono le finalità e le modalità dei test effettuati. 4. In base agli esiti dei test di laboratorio si potrà valutare o meno la presa in carico ed il trattamento immediato del neonato eventualmente affetto da una delle 40 patologie indagate, per dare vita ad un vero e proprio percorso assistenziale. 5. Di norma il Centro di Screening Neonatale non comunica ai familiari gli “esiti negativi”, ossia, l’assenza di patologie, dal momento che, in questo caso, il neonato non presenta nessuna delle patologie indagate.

Perché lo SNE? Identificare precocemente queste malattie rare significa poter offrire una speranza di sopravvivenza ed una migliore qualità di vita dell’eventuale neonato affetto: queste patologie sono difficili da riconoscere e possono degenerare molto, se non troppo rapidamente. Intervenire immediatamente con cure e diete adeguate e su misura può scongiurare danni irreversibili agli organi, al cervello o all’organismo in generale e contrastare la possibile insorgenza di disabilità intellettive e fisiche spesso molto gravi, se non mortali. Si calcola che in Italia, attraverso lo SNE, si identificano circa 300 neonati all’anno affetti da patologie metaboliche rare.

Cosa si prevede per il futuro? Iniziare le opportune terapie farmacologiche e/o dietetiche precocemente, anticipando possibilmente la comparsa di sintomi, può prevenire danni irreversibili all’organismo, ed offrire una speranza di sopravvivenza concreta. Come anticipato ad oggi lo SNE in Italia e riconosciuto a livello internazionale come un faro per la prevenzione, calcolando la capillarità con cui viene eseguito ed essendo sovvenzionato pubblicamente. Tuttavia ad oggi sono presenti dei test eseguibili privatamente che possono fare uno screening di uno spettro di patologie molto più ampio, fino a 220 patologie, per dare ancora più risposte ai neo-genitori per far si che il loro bambino possa vivere una vita qualitativamente migliore e potersi prendere cura del neonato grazie alla medicina di precisione.

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