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Nati Prematuri: una Giornata Mondiale dedicata a loro

Come ogni anno, il 17 novembre si celebra il World Prematurity Day , meglio noto come la Giornata Mondiale della Prematurità, riconosciuto dal Parlamento Europeo mediante l’impegno della “European Foundation for the Care of Newborn Infants”. Il tema di quest’anno è: “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Sostenere il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita”. Per catturare l’attenzione sulla Kangaroo Care, una tecnica di cura neonatale in cui il bambino è tenuto petto a petto e pelle a pelle con un genitore.

Per dare risalto a questa tematica sensibile,  L’OMS ha stilato anche un documento WHO recommendations on interventions to improve preterm birth outcomes per proporre consigli in merito agli interventi da adottare in caso di parto pretermine imminente e per il bambino nato prematuro.

Ma cosa significa nascere prematuri?
Per “bambino nato prematuro” si intende un bambino che non ha trascorso, all’interno dell’utero, il tempo sufficiente necessario a svilupparsi correttamente e che nasce dunque con alcuni o tutti gli organi non completamente formati (tali difficoltà sono tanto più accentuate quanto più il parto si manifesta pretermine). Questa condizione rende più difficile l’adattamento al mondo esterno, riducendo la capacità di sopravvivenza. Secondo i dati forniti dall’ISTAT si stima che in Italia fino al 7% delle nascite avvenga pretermine ed è necessario ricordare che, ogni volta che nasce una bambino prematuro, nasce anche una mamma pretermine e probabilmente una famiglia che si ritrova a combattere tra la gioia della nascita e la paura della perdita.
Quali sono le cause della prematurità?
Principalmente le cause scatenanti possono ricondursi a: fattori di rischio materni: come avere un’età inferiore ai 17 anni o superiore ai 38 anni, essere in condizioni di forte sottopeso o eccessivo,  sovrappeso; soffrire di malattie croniche come diabete, ipertensione o trombofilia ed aver avuto un parto pretermine in passato o una storia familiare di parto prematuro. cause ostetriche: subire una rottura prematura delle membrane; avere problemi o anomalie di utero e collo dell’utero; sviluppare preeclampsia o colestasi gravidica durante la gravidanza. cause fetali: come aspettare un bambino con particolari malformazioni, come la spina bifida.
Quali potrebbero essere le complicanze della prematurità?
La maggior parte delle complicanze è legata alla disfunzione per immaturità degli organi. In alcuni casi, le complicanze si risolvono del tutto; in altri, vi sono disfunzioni organiche residue. Di seguito un breve elenco di organi e relative potenziali patologie : Miocardio: l’incidenza complessiva dei difetti cardiaci congeniti strutturali tra i neonati prematuri è bassa. La complicazione cardiaca più frequente è il dotto arterioso pervio Sistema nervoso centrale: le complicanze del sistema nervoso centrale possono comprendere scarsi riflessi di suzione e di deglutizione e ritardi nello sviluppo e/o cognitivi. Tratto gastrointestinale: le complicanze gastrointestinali possono comprendere: intolleranza alimentare, con un aumento del rischio di aspirazione e enterocolite necrotizzante. L’intolleranza alimentare è estremamente frequente perché i neonati prematuri hanno un piccolo stomaco, riflessi di suzione e di deglutizione immaturi e inadeguata motilità intestinale. Reni: la funzione renale è limitata, così le soglie di concentrazione e diluizione delle urine sono diminuite. Le complicanze renali possono comprendere acidosi metabolica e deficit di crescita Polmoni: le complicanze polmonari possono comprendere: sindrome da distress respiratorio; insufficienza respiratoria della prematurità e malattia polmonare cronica (displasia broncopolmonare)
Il futuro di un bambino prematuro
È comunque importante diffondere dati reali ma anche positivi: la salute del neonato pretermine non dipende solamente dalla data del parto, ma anche da altri fattori, tra cui il peso alla nascita, l’Indice di Apgar ed eventuali problemi accorsi durante il parto. Di recente si è abbassata sempre più la media della mortalità per i neonati che vedono la luce prima della 37ma settimana, infatti un bimbo prematuro ha maggiori probabilità di sopravvivenza e minor rischio di complicanze neurologiche, se il parto avviene dopo la 26ª settimana di gestazione ed il neonato ha un peso appropriato all’età gestazionale (tra il 10° e il 90° percentile) e un indice di Apgar uguale o > 7.
I diritti del bambino prematuro
Esiste anche la Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro, decalogo contenuto nel “Manifesto dei Diritti del Bambino Nato Prematuro”, composto da dieci articoli: I 10 DIRITTI DEL BAMBINO NATO PREMATURO
Attività a sostegno del bambino prematuro
La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ribadisce, insieme a Vivere Onlus Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia, l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nascite pretermine, invitando a comprendere la necessità di garantire ai genitori l’ingresso nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale 24/24 h, lasciare libere le mamme di stare a contatto col proprio bambino, pratica importante non solo per promuovere l’allattamento al seno ma anche per favorire lo sviluppo neurologico del neonato e consolidare il rapporto madre-figlio, prolungare i Follow-up da tre a sei anni e promuovere la vicinanza al neonato e alla sua famiglia fino alla dimissione.
Quando nasce un bambino prematuro con lui nasce anche una famiglia ed è importante fare il tifo per questi piccoli guerrieri, sostenere in ogni modo buone pratiche atte a garantire loro il migliore stato di salute e benessere psico-fisico, organizzare attività a sostegno dei reparti di terapia neonatale, come raccolta fondi, acquisto di attrezzature utili alle attività assistenziali e di sostegno ai genitori dei neonati ricoverati.