Aumento del peso in gravidanza
L’aumento del peso in gravidanza è naturale, ma quanti chili è giusto prendere perché siano funzionali senza compromettere la salute della mamma e del bambino? Il peso va tenuto accuratamente sotto controllo per tutti i nove i mesi di gravidanza e non si dovrebbero prendere più di 12 chili. Infatti il peso accumulato oltre i 12 chili non serve per la gestazione e sarà il più difficile da smaltire dopo il parto.
È molto importante che le donne in gravidanza comprendano che un forte aumento del peso può comportare l’insorgere di patologie ostetriche, come ad esempio il diabete gestazionale e l’ipertensione per la madre, ma anche rischi di problemi importanti per il feto e per la gravidanza stessa.
Può considerarsi corretto un aumento totale del peso di 10-12 chili, da considerarsi dall’inizio fino al termine della gravidanza. Aumento che va distribuito per una metà nei primi 6-7 mesi di gravidanza e l’altra metà negli ultimi 2-3 mesi. È proprio verso il termine della gestazione che il bambino aumenta di peso e di dimensioni e ciò avviene molto più velocemente rispetto ai mesi precedenti.
In una donna che durante l’intera gravidanza ha preso circa 10 chili, il peso viene distribuito nel seguente modo:
– 3-4 chili di peso sono del feto;
– 2-3 chili di peso per l’ingrossamento dell’utero;
-1- 2 chili di peso del liquido amniotico;
– 0,5 chili di peso sono per la membrana amniotica e la placenta;
– il resto del peso è composto dai liquidi trattenuti e dal tessuto adiposo che si forma nelle zone del seno, delle natiche e delle cosce per creare una riserva di energia da usare nel periodo di allattamento in caso di necessità
È una parte del peso molto variabile da donna a donna ed è necessario controllarla adeguatamente.
Per le donne che iniziano la gravidanza sottopeso, il numero di chili che si possono prendere è più elevato. Al contrario, le future mamme che partono con un peso abbondante devono limitare ulteriormente l’aumento di chili durante la gestazione ed è necessario che vengano seguite da un nutrizionista che controlli l’alimentazione per fare in modo che donna e feto abbiano tutti gli elementi nutritivi necessari senza che la madre assuma chili di troppo.
È consigliabile fare più pasti piccoli e frequenti nel corso della giornata perché il corpo della madre subisce costantemente un sovraccarico di lavoro per far sviluppare il bambino, quindi è meglio non appesantire l’apparato digerente.
È importante bere molta acqua per avere un’adeguata idratazione, contrastare la ritenzione idrica e favorire il transito intestinale che durante il periodo di gravidanza è soggetto a rallentamenti. È meglio bere latte intero, rispetto a quello parzialmente scremato, perché contiene calcio in una forma che si assimila più facilmente.