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Ossitocina alta, più rischi di depressione post partum

Alla Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago negli Stati Uniti, si è svolto uno studio pilota su un campione composto da una selezione di 66 donne in gravidanza che godevano di buona salute e non erano depresse. È emersa l’ipotesi che l’ossitocina possa essere considerata in futuro un biomarcatore della depressione che colpisce molte neomamme dopo il parto. La concentrazione di ossitocina è stata misurata nel terzo trimestre di gravidanza e i sintomi depressivi sono stati verificati a sei settimane dalla data del parto.

L’ossitocina è un ormone che viene prodotto dall’ipotalamo e che svolge un’azione sull’utero e sul seno favorendo il travaglio e l’allattamento generando delle contrazioni attraverso delle cellule muscolari lisce che si trovano nella parete uterina e intorno ai capezzoli.

La dottoressa Suena Massey, professore associato di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern e coautrice dell’articolo pubblicato su Archives of Women’s Mental Health, ha spiegato che questo studio non ha portato a dei risultati definitivi, ma ha aperto la strada giusta per arrivarci. Infatti, ha raccontato la professoressa Massay che ha svolto lo studio insieme ai suoi colleghi, il legame fra gli elevati livelli di ossitocina e i sintomi depressivi ha sorpreso addirittura anche ricercatori perché si aspettavano dellei concentrazioni più basse. Già ricerche precedenti avevano evidenziato che il recettore per l’ossitocina poteva essere modificato da una pregressa storia depressiva che lo avrebbe reso meno efficiente.

I risultati hanno dimostrato chiaramente che le neomamme che hanno sofferto di depressione prima della gravidanza e negli ultimi tre mesi di gestazione hanno avuto livelli di ossitocina alti e hanno sviluppato importanti sintomi depressivi dopo la nascita del figlio. I sintomi più frequenti sono stati: insonnia, ansia, dolori diffusi, cefalea, astenia, perdita di peso e senso di tristezza.

Gli autori della ricerca mettono in risalto un altro dato molto importante: l’ossitocina, oltre a quanto finora evidenziato, è in grado di regolare anche i comportamenti sociali, sessuali e materni creando delle interferenze nel modo in cui vengono percepiti lo stress e l’ansia.