Il ferro è un metallo indispensabile al nostro organismo. Ha la funzione di permettere il trasporto dell’ossigeno da parte dei globuli rossi. Se i livelli di ferro nel sangue risultano troppo bassi, allora si manifestano sintomi come stanchezza, sbalzi d’umore e anemia.
Nel corso della gravidanza la mancanza di ferro potrebbe rivelarsi un problema molto importante perché durante tutta la gestazione la futura mamma necessita di quantità maggiori di questa sostanza per sopperire oltre che al proprio febbisognoi anche a quello del feto. Infatti, nel nascituro il ferro serve per formare i globuli rossi e quindi per un corretto sviluppo di tutti i suoi organi vitali. Il metallo passa dalla madre al piccolo attraverso la placenta.
In caso di carenza di ferro, è la made che per prima mostra segni di sofferenza perché la quantità che ha a disposizione viene interamente assorbita dal feto. In seguito, se la carenza persiste, si potrebbero manifestare effetti anche nel bambino, che potrebbe avere uno sviluppo ritardato per l’insufficienza dell’ossigeno all’interno dei globuli rossi. Questo potrebbe portare a parti prematuri, aborti e sottopeso alla nascita.
Uno studio svolto presso tre Università canadesi e precisamente la Hamilton, la McMaster e quella di Toronto ha affrontato un’altra importantissima causa della mancanza di ferro mettendo in evidenza il legame fra la carenza di ferro e la depressione durante i nove mesi di gravidanza. Il lavoro è stato pubblicato sul Journal of Obstetrics and Gynaecology e i risultati hanno fatto emergere che nelle donne in stato interessante che soffrono di carenza di ferro la possibilità di cadere in depressione sembrerebbe addirittura quasi triplicare.
È da tempo che la depressione è stata associata alla mancanza di ferro, ma solo in riferimento alla popolazione in generale, gli studiosi non si sono mai spinti in indagini rivolte alle donne durante la gravidanza, nonostante spesso si riscontri in loro la carenza di questo metallo. È stato calcolato che una futura mamma su 4 soffra di mancanza di ferro, dato che corrisponde al 22% delle donne in gravidanza.
I ricercatori hanno selezionato un campione di 142 gestanti e misurato la quantità di ferro presente nel loro sangue. Inoltre, sulla base delle risposte a questionari appositi hanno valutato l’eventuale presenza di disturbi depressivi. Dai risultati ottenuti è emerso che le donne in dolce attesa con carenza di ferro hanno un rischio quasi triplo, di 2,5 volte maggior, di soffrire di depressione durante i nove mesi di gravidanza rispetto alle gestanti che non sono risultate carenti del metallo.